martedì 19 luglio 2016

IL PIANO INDUSTRIALE DI AAMPS E' UNA PRESA IN GIRO COLOSSALE: INCENERIMENTO A TUTTO SPIANO!

A gennaio Nogarin fissò nel provvedimento di nomina del nuovo c.d.a. di Aamps gli indirizzi per il piano industriale, tra questi figuravano (cito testualmente):
1) "interventi ispirati ed orientati a politiche verso Rifiuti Zero”;
2) "obiettivo di superamento dell’utilizzo dell’odierno inceneritore e conseguente spegnimento dello stesso";
3) "interruzione del percorso di conferimento della società in RetiAmbiente".
Leggendo le linee guida diffuse dall'azienda possiamo invece accorgerci di come questi obiettivi siano stati quasi del tutto ignorati o addirittura compromessi con scelte diametralmente opposte:
- a pag. 4 viene inizialmente ammesso che l'inceneritore è tra i principali fattori di crisi finanziaria dell'azienda, per il venir meno dei flussi di cassa dei contributi pubblici dichiarati illegittimi dalla UE (e anche - aggiungo io - per il costo dei mutui bancari accesi per la manutenzione del forno e per il costo dei servizi aggiuntivi, come lo smaltimento delle ceneri tossiche in discarica);
- a pag. 6 si comincia a fare confusione sul significato di Rifiuti-zero, spacciandolo come "azzeramento degli smaltimenti in discarica", quando in realtà dovrebbe riguardare l'azzeramento dei rifiuti avviati ad incenerimento (perché riciclati o riutilizzati);
- a pag. 26 e pag. 28 viene fissata a luglio 2017 l'estensione del porta-a-porta in tutta la città e la relativa assunzione di 56 lavoratori: questa sarebbe una bella novità perché senza un porta-a-porta esteso Aamps non può superare i minimi di legge della raccolta differenziata, quindi paga per le sanzioni, per il conferimento di una differenziata "sporca" da cassonetto, per lo smaltimento e non guadagna rivendendo materiale riciclabile. Meglio risparmiare finalmente su questi sprechi e assumere disoccupati; 
- a pag. 13 però c'è la pietra dello scandalo di tutto il piano, la vera fregatura per i cittadini. Invece di pianificare lo spegnimento dell'inceneritore a medio termine (5-10 anni) e di tombare il processo di aggregazione nel gestore di ATO (Retiambiente), come aveva chiesto ufficialmente il sindaco, viene presentato uno scenario allucinante: grazie all'estensione del porta-a-porta ed al conseguente aumento della differenziata e del riciclo, si ipotizza un calo dei rifiuti da incenerire prodotti a Livorno di almeno 25.000 tonnellate/anno, ma invece di approfittarne per spegnere almeno una delle due linee dell'inceneritore (dimezzando i relativi costi) ci si propone di definire con l'ATO (cioé con Filippeschi e gli altri sindaci PD che stanno costruendo Retiambiente) un aumento dei rifiuti da incenerire prodotti fuori Livorno per altrettante 25.000 tonn/anno, in modo che il forno continui a lavorare a pieno regime, mentre le altre città delle costa potranno dismettere definitivamente i loro impianti! Praticamente i livornesi dovranno impegnarsi per fare la differenziata per poi sorbirsi la stessa quantità attuale di rifiuti inceneriti nei polmoni, rifiuti che non saranno più i nostri ma arriveranno dalle altre città, per una quantità doppia rispetto a quella attuale;
Si tratta di un intollerabile tradimento del programma elettorale, avendo incentrato il piano sul falso business dell'incenerimento, mantenendo l'impianto a pieno regime grazie ad un accordo con Retiambiente, il che lascia pensare che prima o poi Aamps ci finisca dentro, privatizzando del tutto la gestione dei rifiuti.

Andrea Romano - Resistere! Azione civica

martedì 12 luglio 2016

SINDACO NOGARIN, SIAMO AL GIRO DI BOA MA ANCORA NON VEDIAMO LE 5 STELLE...DOVE VA LA TUA BARCA A VELA?

Ormai sono passati più di due anni dall'insediamento del Movimento 5 stelle al governo municipale di Livorno, quindi al netto degli ultimi mesi del mandato amministrativo, che saranno paralizzati dalla campagna elettorale, siamo già oltre il giro di boa che segna la metà esatta di questa avventura politica (salvo ovviamente un eventuale malaugurato commissariamento).
Non è possibile negare un certo grado di svolta impressa alla linea "tradizionale" ereditata dal PD, per esempio il mancato conferimento di Aamps in Retiambiente nel dicembre scorso, che sta mandando a carte quarantotto il disegno speculativo toscano sulla monnezza e fa onore a questa amministrazione, tuttavia la situazione generale sui punti-chiave della proposta politica del M5S (le famose "5 stelle") lascia perplessi se non del tutto sconfortati: il tempo stringe e ancora non si vedono risultati apprezzabili, neanche programmi a medio-lungo termine. Nel dettaglio:
1a stella, ACQUA PUBBLICA: nei primi due anni non si è visto nessun piano di ripubblicizzazione ne' quantomeno di riconquista dei poteri di gestione a favore dei comuni, ma l'ingresso dei pentastellati e delle liste civiche nel consiglio di sorveglianza ASA, unita alle vittorie del M5S a Torino e Roma (che sono i dominus di IREN e ACEA, le società quotate che si spartiscono la gestione dell'acqua in Toscana), lascerebbe sperare in sostanziose novità, senza nascondersi dietro il dito della legge Madia e altre scuse a "copyright PD". Invece giorni fa un intervento sul Tirreno firmato 5 stelle lasciava presagire un atteggiamento di rassegnata quanto ingiustificata impotenza, puntando l'obiettivo sul mantenimento dell'inaccettabile "status quo".
2a stella, RIFIUTI ZERO: dopo due anni e un turn-over pazzesco di nomine, a Livorno possiamo ancora vergognarci per le ridicole percentuali di raccolta differenziata ereditate dal PD, che non hanno fatto neanche un misero passo avanti, per non parlare dei conferimenti all'inceneritore, i quali procedono a pieno ritmo. Il Comune, che avrebbe in mano il pallino dei programmi "rifiuti-zero", si nasconde dietro il concordato Aamps, dimenticandosi del fatto che come socio unico dovrebbe indirizzare la gestione aziendale, a maggior ragione cominciando a risparmiare denaro con una gestione virtuosa: per ora solo le solite scuse a "copyright PD", cioè: "non ci sono soldi", "manca il personale", "prima va risanata Aamps, poi penseremo a fare bella figura", ecc.
3a stella, MOBILITA' SOSTENIBILE: di un piano organico del traffico ancora neanche l'ombra, qualche buona iniziativa apprezzabile (come i bus gratis notturni) ma niente di lontanamente capace di orientare in modo massiccio verso forme di mobilità virtuosa come il TPL, le biciclette, ecc. Per capirci, nessuno ha ancora avuto il coraggio di limitare il traffico privato in centro, vero nodo per sbloccare la situazione: si teme forse la momentanea impopolarità delle prime settimane, così come la temeva il vecchio PD?
4a stella, ENERGIE RINNOVABILI: niente di niente, eppure basterebbe confezionare apposite varianti urbanistiche e regolatorie edilizie per incentivare impianti, nuove filiere occupazionali e progetti ad alto rendimento per imprese e famiglie.
5a stella, TRASPARENZA: dopo le telecamere piazzate in Consiglio comunale, novità ormai datata e realizzata ben prima dell'era Nogarin, ci si aspettava come minimo la stessa cosa per la Giunta comunale, vero "sancta sanctorum" dove vengono preparate le decisioni prima di presentarle nella baraonda dei dibattiti assembleari. Misura già operativa da anni in molte amministrazioni regionali e locali (perfino a guida PD!), ma completamente dimenticata dalle nostre parti.
Trovo difficile che si possa arrivare a realizzare qualche obiettivo concreto a proposito di queste "5 stelle" (che hanno dato addirittura il nome al Movimento che governa la città) prima della fine del mandato, se non si procede entro l'estate ad approvare qualche progetto specifico.
Che intenzioni hanno i nostri amministratori? Continuare a "tirare a campare" andreottianamente oppure darsi finalmente una mossa, scrollandosi di dosso le pastoie politiche e burocratiche in cui rischiano di sprofondare del tutto?