Come previsto, c'è chi approfitta del concordato per tentare il blitz sul conferimento di Aamps in Retiambiente. Parlo di tutti coloro che si schierarono subito per questa mega-privatizzazione di area vasta. Noncuranti delle dolorose legnate vergate dal TAR e dalla Procura di Firenze sulle altre due operazioni "gemelle" (inceneritore fiorentino e privatizzazione maremmana), ora costoro prendono a pretesto una relazione infarcita di dubbi e "sembrerebbe", stilata dal commercialista commissario di Aamps, che paventa il rischio di decadenza del contratto di servizio di Aamps a favore di Retiambiente, nel caso non si verificasse una fusione tra le due società.
Viene da ridere a pensare con quali uomini, mezzi e impianti Retiambiente potrebbe diventare "operativa" (sic) senza la fusione con Aamps, visto che ormai anche i sassi hanno capito che la competenza del Consiglio Comunale a decide in merito è inderogabile (art. 1 comma 4 e art. 42 TUEL, che prevale sul Codice Ambientale): sono pronto a dimostrarlo, se solo PD e M5S non scappassero sempre dal confronto.
Il concordato rischia di saltare non certo per la leggenda metropolitana dell'occupazione "manu militari" della città da parte di Retiambiente, ma perché i progetti in esso contenuti rischiano di essere sballati. Per non parlare della procedura descritta nello stesso: il piano doveva essere approvato dal Comune, ma a quanto pare non esiste una delibera di giunta o di consiglio. Si legge anche che il piano rispetterebbe gli indirizzi dati dal Comune, cosa semplicemente non vera perché gli indirizzi parlavano di uscire da Retiambiente e spegnere l'inceneritore, non il contrario!
Aamps a luglio aveva promesso di consegnare 300 pagine di allegati al piano di concordato, siamo a novembre e nessuno sembra abbia ancora visto questa documentazione. Alla fine del 2015, Nogarin e Lemmetti dissero di aver sporto denuncia per una sede "fantasma" di Retiambiente e per una serie di irregolarità, ma poi nessuno ha più verificato niente. Il c.d.a. di Aamps se ne sta a Milano, l'assessore Vece è occupato con il traffico e l'azienda tenta di ampliare il porta-a-porta senza investirci un soldo, visto che tutti i milioni vengono sprecati per la manutenzione di un inceneritore perennemente scassato.
Come si fa a non pensare ad una colossale, costosissima presa in giro? Se non è vero, allora qualcuno ci dia spiegazioni. Non scappate.
Andrea Romano - Resistere! Azione civica