venerdì 11 novembre 2016

CONCORDATO E RETIAMBIENTE, LA POLITICA SMETTA DI NASCONDERSI

Come previsto, c'è chi approfitta del concordato per tentare il blitz sul conferimento di Aamps in Retiambiente. Parlo di tutti coloro che si schierarono subito per questa mega-privatizzazione di area vasta. Noncuranti delle dolorose legnate vergate dal TAR e dalla Procura di Firenze sulle altre due operazioni "gemelle" (inceneritore fiorentino e privatizzazione maremmana), ora costoro prendono a pretesto una relazione infarcita di dubbi e "sembrerebbe", stilata dal commercialista commissario di Aamps, che paventa il rischio di decadenza del contratto di servizio di Aamps a favore di Retiambiente, nel caso non si verificasse una fusione tra le due società.

Viene da ridere a pensare con quali uomini, mezzi e impianti Retiambiente potrebbe diventare "operativa" (sic) senza la fusione con Aamps, visto che ormai anche i sassi hanno capito che la competenza del Consiglio Comunale a decide in merito è inderogabile (art. 1 comma 4 e art. 42 TUEL, che prevale sul Codice Ambientale): sono pronto a dimostrarlo, se solo PD e M5S non scappassero sempre dal confronto. 

Il concordato rischia di saltare non certo per la leggenda metropolitana dell'occupazione "manu militari" della città da parte di Retiambiente, ma perché i progetti in esso contenuti rischiano di essere sballati. Per non parlare della procedura descritta nello stesso: il piano doveva essere approvato dal Comune, ma a quanto pare non esiste una delibera di giunta o di consiglio. Si legge anche che il piano rispetterebbe gli indirizzi dati dal Comune, cosa semplicemente non vera perché gli indirizzi parlavano di uscire da Retiambiente e spegnere l'inceneritore, non il contrario! 

Aamps a luglio aveva promesso di consegnare 300 pagine di allegati al piano di concordato, siamo a novembre e nessuno sembra abbia ancora visto questa documentazione. Alla fine del 2015, Nogarin e Lemmetti dissero di aver sporto denuncia per una sede "fantasma" di Retiambiente e per una serie di irregolarità, ma poi nessuno ha più verificato niente. Il c.d.a. di Aamps se ne sta a Milano, l'assessore Vece è occupato con il traffico e l'azienda tenta di ampliare il porta-a-porta senza investirci un soldo, visto che tutti i milioni vengono sprecati per la manutenzione di un inceneritore perennemente scassato. 

Come si fa a non pensare ad una colossale, costosissima presa in giro? Se non è vero, allora qualcuno ci dia spiegazioni. Non scappate.

Andrea Romano - Resistere! Azione civica

1 commento:

  1. Mi piacerebbe conoscere l' indebitamento di AAMPS per vedere se veramente non esiste un piano di salvezza sfruttando il trattamento fatto a sommo scopo dei rifiuti che la zona di livono produce.....

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