martedì 17 febbraio 2015

ALLARME, RENZI VUOLE LA SUPER-POLIZIA UNIFICATA. COME IL DUCE.

In silenzio, il governo Renzi si prepara ad unificare le forze di polizia italiane, eliminando le attuali 5 polizie (PS, Carabinieri, Finanza, Forestale e Penitenziaria), rispondenti finora prudentemente ognuna ad un diverso ministero, e ponendo la super-polizia ai comandi del solo Ministro dell'Interno.

Questa riforma a mio avviso è molto preoccupante, perché all'indomani del fascismo (Mussolini accorpò subito Polizia e Carabinieri) venne evitato di unificare la gestione delle forze dell'ordine a garanzia dell'ordinamento democratico.

Infatti, furono molteplici gli allarmi e gli scandali nei decenni successivi, basti ricordare il piano golpista "Solo" preparato dal comandante dei Carabinieri gen. De Lorenzo, oppure tutte le vicende in cui risultarono coinvolti molti alti ufficiali, dalle stragi, ai servizi deviati alla P2.
Fino ai giorni più recenti, dal caso del comandante della Finanza gen. Speciale, condannato dalla Corte dei Conti, al capo della Polizia De Gennaro, finito sotto inchiesta con i suoi subordinati per la vicenda della Diaz a Genova.

Per non parlare di chi ha ricoperto negli anni il ruolo di Ministro dell'Interno, a cui si vorrebbe ricondurre la super-polizia unificata: da Scelba a Nicola Mancino, rinviato a giudizio nella vicenda Stato-mafia, da Gava (arrestato per questioni di camorra) a Scajola, attualmente agli arresti domiciliari con l'accusa di aver aiutato un latitante. Faccio male a preoccuparmi?

Certamente è opportuno un maggior coordinamento tra le varie polizie, così come è necessario conseguire risparmi di spesa, ma perché non farlo fissando un tetto al numero di generali e prefetti ed ai loro pingui emolumenti, anziché stravolgere vita e carriere di tanti funzionari e agenti, accentrando pericolosamente il potere nelle mani di un solo comandante e un solo ministro?


Andrea Romano - Resistere! Azione Civica

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