martedì 4 novembre 2014

AZIENDE PARTECIPATE: CON I PRIVATI AUMENTANO TARIFFE, DEBITI E SPRECHI



La consigliera regionale Gazzarri cerca di tenere il punto (Tirreno 26.10.14) sul tentativo della Regione di forzare la mano ai comuni nel perseguimento delle politiche promosse dalla lobby di aziende private o privatizzate rappresentata dalla Cispel, guidata dall'ex coordinatore regionale dei DS e finanziata dalle aziende stesse attraverso le tariffe pagate dai cittadini.
Stavolta si tratta dei rifiuti, di cui la Regione cerca di privatizzare la gestione insultando la volontà dei cittadini e minacciando commissariamenti se AAMPS non verrà ingoiata da Retiambiente, già pronta per essere consegnata a speculatori privati.

Mi pare che Gazzarri, per difendere l'indifendibile, eviti di rispondere alle mie domande: in Regione hanno davvero messo a confronto gestioni "frammentate" e gestioni unificate (come quelle delle grandi multi-utility quotate in borsa) ricavandone la convinzione che nel secondo caso sia aumentata l'efficienza anziché i debiti, gli sprechi e le tariffe? Hanno davvero spulciato i bilanci di Iren, A2A, Hera, ecc. oppure ripetono a pappagallo le filastrocche delle lobby, interessate ad arraffare business monopolistici a buon mercato?

Tutto il resto, compresa l'ineluttabilità delle fusioni e delle privatizzazioni, sono leggende facilmente smentibili: basta fare l'elenco dei comuni che si sono tenuti fuori da certi percorsi e che ci hanno solo guadagnato: ho fatto solo l'esempio di Pistoia sul trasporto pubblico, ma anche su questo Gazzarri ha ritenuto di sorvolare.

Andrea Romano - Resistere/Azione Civica

Nessun commento:

Posta un commento