lunedì 8 febbraio 2016

IL PD RACCONTA ANCORA LE SOLITE FAVOLE, SMENTITE DAI FATTI


Renato Gangemi del PD ha ritenuto opportuno replicare alle mie considerazioni su Aamps e Retiambiente (il Tirreno 07.02.2016) cambiando discorso e inventandosi alcune cose.
Dopo aver evitato di smentire i dati elencati dal sottoscritto, forse perché inconfutabili, Gangemi si è chiesto perché mai avessi mischiato Retiambiente con il CTT ed i carrozzoni nella sanità: semplicemente perché tutti i servizi pubblici che sono stati centralizzati con la scusa delle "economie di scala" hanno poi prodotto più costi e poltrone. Basta fare un po' di benchmarking tra aziende (confronto tra dati gestionali, molte università lo hanno già fatto) per rendersene conto.
L'affermazione di Gangemi per cui la maggioranza di Retiambiente resterà in mano pubblica è la solita favoletta della buonanotte che nasconde l'amara realtà: come al solito, al privato di minoranza verranno concessi pieni poteri gestionali (art. 14 e 16 dello statuto), quindi comanderà come se avesse la maggioranza, ma senza tirar fuori i quattrini per comprare le azioni necessarie a raggiungerla.
L'indomito rappresentante del PD mi fa sorridere sia quando sostiene che avrei partecipato al governo della città (venni estromesso perfino dalle commissioni di controllo) sia quando afferma che il sottoscritto "si ostina a non dire una parola sugli errori dei 5 stelle": forse non ha letto il Tirreno negli ultimi due anni, durante i quali ho criticato decine di volte le nomine Aamps, l'assenza di un piano industriale e perfino il contenuto delle due bozze di piano preparate dal precedente C.d.a.
La "minaccia" finale di Gangemi sul decreto Madia ed il rischio commissariamento per chi non si piega alle privatizzazioni è l'ennesima pistola scarica, tanto è vero che gli è toccato specificare che, dimostrando i vantaggi gestionali, resta legittimo rimanere fuori dai carrozzoni fallimentari inventati dal PD toscano.

Andrea Romano - Resistere! Azione Civica

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