lunedì 21 dicembre 2015

PRIVATIZZAZIONE AAMPS: TUTTI I DATI SMENTISCONO FILIPPESCHI

pubblicato il 23 ottobre 2015:

Le dichiarazioni del sindaco di Pisa Filippeschi, volte a costringere Livorno a regalare AAMPS al PD ed ai privati, nonostante il referendum del 2011 e la vittoria del M5S (da sempre contrario alle privatizzazioni), meritano un'analisi attenta:

1) Filippeschi dovrebbe dimostrare che unificando le aziende si conseguono vantaggi economici, perché finora il gigantismo, le privatizzazioni, le quotazioni in borsa hanno sempre aumentato debiti, tariffe, sprechi ed hanno reciso il legame tra aziende e territori;
2) il sindaco di Pisa parla di un "vincolo regionale" a costruire l'azienda unica Retiambiente, ma in realtà non c'è nessun vincolo: il decreto legislativo 267/2000 affida ai comuni la libera scelta se aderire o meno, infatti Filippeschi si arrabbia perché Livorno non ha ancora messo la testa sotto la ghigliottina;
3) parlare di una società unica capace di ridurre sprechi, clientele e inefficienze è raccontare favole: basti pensare alla vicenda del CTT-Nord, che ha visto Livorno regalare ATL all'area vasta comandata da Pisa e Prato, per avere poi un peggioramento della situazione su tutti i fronti ed assistere alla sconfitta nella gara sul trasporto pubblico;
4) affermare che i privati portano capitali freschi è opinabile, visto che arrivano per lucrare un profitto da servizi gestiti in monopolio: in realtà propongono sempre di trovare i soldi aumentando le tariffe, chiedendo prestiti alle banche e tagliando i servizi a chi è più debole;
5) quando Filippeschi afferma che spetterà ai Comuni la programmazione del servizio non tiene conto dello statuto di Retiambiente, che all'art. 18.2 assegna al privato un potere di veto su tutte le questioni rilevanti.

E' possibile che nelle prossime settimane si assista ad un pressing incredibile sui consiglieri comunali livornesi, perché approvino la delibera di conferimento di AAMPS in Retiambiente. Non escluderei neanche episodi di "monnezza per le strade", allarmi sui conti e proteste più o meno organizzate: in ballo c'è un business da 6 miliardi di euro e squali pronti a tutto per accaparrarselo.

Andrea Romano - Resistere! Azione Civica

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